CANTO DI DEVOZIONE ALLA MADONNA DEI MONTI

La devozione che i cittadini di Lago hanno verso la Madonna dei Monti è testimoniata da questo canto eseguito durante la novena della Madonna, in occasione della celebrazione. E’ un afflato mistico questo canto religioso dedicato alla Vergine. Si esegue durante la celebrazione della novena della Madonna dei monti, qui a Lago, nella chiesetta a Lei dedicata, dalla fine di luglio al cinque di agosto. Pare di sentire riecheggiare, sia pure in stile e tema diversi, il Cantico delle creature, composto dal Santo di Assisi, uno dei primi poeti in volgare. Tutti gli elementi della natura vengono sollecitati a tributare lode ad una Fanciulla bellissima, prediletta dal Creatore. Destinata ab aeterno a diventare Regina di cielo e terra, merita onore da parte dell’intero mondo creato. La sua è bellezza unica, vera, assoluta. Pertanto, onore e lode ancor più accentuati a Colui che l’ha voluta. Sole ardente d’amore, cuore puro per eccellenza, Essa è come luna che perennemente risplende. Ed è pure, nel contempo, rosa, giglio e fiore olezzanti. Tanto amabile quanto immacolata. Indubbiamente cara a Dio; dolce, ridente e pietosa per noi, figli fedeli. In nome dell’amore che ha nutrito per il Figlio, avrà pure pietà di noi erranti. Eppure, nonostante tutte queste caratteristiche, eccelse di per sé, che la rendono unica, l’autore di questi versi eloquentissimi, attingendo all’essenza del messaggio cristiano, afferma che la bellezza più schietta della Vergine consiste nell’umiltà, virtù tra le altre più gradita a Dio. I canti tradizionali dovrebbero essere raccolti e conservati, per essere consegnati alle generazioni future. Si tratta senza alcun dubbio di autentici beni culturali. E questo, in particolare, è una perla di rara suggestione e preziosità artistica. Quanti, leggendo i versi, rammenteranno il motivo musicale, ne coglieranno maggiormente il valore.



Canto

Su, lodate, valli e monti, prati, erbetta, fiumi e fonti, la più bella verginella che abbia fatto il Creator.

Ruscelletti, mormorando, ed uccelli, voi cantando, alla nostra gran Regina (bis) ancor voi, su fate onor!

Dite pure, o verginelle: “O Maria, quanto sei bella; sia lodato e benedetto quel gran Dio che ti creò!”

Sei tu sole per l’amore, del qual arde il tuo bel cuore e sei luna che risplende (bis) di celeste purità.

Tu sei rosa, giglio e fiore e per tutti spargi odore. Non hai macchia né difetto, tutta amabile sei tu.

Cara a Dio, bella Maria, dolce a noi, ridente e pia. Per quant’ami il tuo bel figlio (bis) abbi pur di noi pietà!

Quel che più ti fa gradita a quel Dio, ch’è la tua vita, è il vederti così bella e sì ricca d’umiltà….